Ville e Castelli della Riviera Euganea
Navigare lungo il Canale Battaglia Scarica il filmato ( 2.8 MB )
Francesco
Petrarca, attratto dalle bellezze dei luoghi, amava comporre le sue rime,
mentre in barca navigava il Naviglio
della Riviera Euganea per raggiungere il suo vigneto di Arquà,
"ameno recesso tra i Colli Euganei, in deliziosa e salubre postura".
Possidenti, artisti e commercianti, viandanti e prelati solcavano le acque del Canale Battaglia, per raggiungere le Ville e Castelli disseminati lungo la Riviera Euganea, o i molteplici commerci che si tenevano a Battaglia. La Riviera Euganea era la via preferita dai nobili e patrizi veneziani per raggiungere in barca le loroVille costruite lungo il Canale Battaglia e le residenze "in montagna", sui Colli Euganei, come Villa Barbarigo, dove ancora sono presenti gli antichi attracchi per le barche. Il Canale Battaglia, completato nel 1201, parte da Padova, dall'antico borgo marinaro del Bassanello, e con andamento rettilineo giunge a Battaglia Terme, proseguendo poi per Monselice dove si incontra con le acque del Canale Bisato. Navigando da Padova, il Canale presenta argini alti e verdi; l'arginatura di destra conserva ancora la vecchia via alzaia dove i cavalli trainavano i vecchi burchi. Dopo il primo ponte si può ammirare la bellissima Villa Molin, dello Scamozzi con l'alto pronao prospicente l'acqua e pregevoli affreschi al suo interno; è la prima di un' interessante serie di importantiVille e edifici signorili che sorgono a breve distanza dal Canale, che riprendono i temi e stili architettonici similari alla Riviera del Brenta. Una sosta per un assaggio di vini in una dimora rurale e, navigando nell'ambiente mutevole tra verde lussoreggiante e fitto canneto, arriviamo all'antico ponte che all'ombra di splendidi platani secolari fronteggia il Castello del Catajo, sontuosa dimora tardo-rinascimentale (1572), riccamente affrescata con un vasto ciclo di affreschi di Giambattista Zelotti (1526-1578). Ed ecco Battaglia Terme, antico borgo rivierasco, alla confluenza di vari corsi d'acqua collegati da Chiuse, con una duplice schiera di case serrate rivolte al canale ed un interessante ponte a gradini in muratura di chiara influenza veneziana. In battello si può entrare nella monumentale Conca di navigazione, un grande manufatto idraulico che ci permette di scendere un balzo d'acqua di oltre 7 metri, ed attraccare al Museo della Navigazione Fluviale che offre un percorso storico del mondo perduto del trasporto fluviale, proponendo reperti e testimonianze dell'antica civiltà dei fiumi. E sempre navigando, sulla destra, appare, erta sul tenue colle S. Elena, Villa Selvatico-Sartori del XVI sec., con la suggestiva cupola, la maestosa scalinata scolpita nel seicento; il giardino ridisegnato nel 1818 da Jappelli, affreschi di Luca Ferrari e Lorenzo Bedogni da Reggio (1650) sul tema della leggenda di Antenore, fondatore di Padova. Raggiungibile un tempo con i burchielli era anche l'antico approdo della cinquecentesca Villa Barbarigo con il suo stupendo giardino all'italiana di oltre cinquantamila metri quadrati. E poi, a Rivella, Villa Maldura Emo Capodilista, opera di stile palladiano attibuita alla Scamozzi, allievo del Palladio. La villa è circondata da un vasto giardino all'italiana in cui si alternano curatissimi parterres a rigogliose aiuole di rose, peschiere, gallerie di carpini e bordure di fiori perenni La navigazione prosegue nel suggestivo scenario della distesa campagna addossata ai Colli Euganei, arrivando al porto fluviale dell'antica città murata di Monselice, importante baluardo difensivo d'un tempo di cui rimangono antiche vestigia quali il Castello Cà Marcello e il mastio federiciano, in cima al monte della Rocca. |